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Alla ricerca della tartaruga Cyclanorbis elegans nella regione africana del Sahel

La tartaruga africana Cyclanorbis elegans vive nella regione del Sahel e nei pressi del Nilo Bianco. Tutti la cercano e si spera di trovarla ancora in vita.

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- Foto: Maurice Rodrigues. -

La storia delle tartarughe in via d'estinzione s'intreccia con la storia dell'uomo sempre, anche quando questi si fa la guerra. Siamo in Africa centrale, nella regione del Sahel e qui vive la Cyclanorbis elegans una grande tartaruga d'acqua dolce rarissima. Negli ultimi 50 anni si è vista molto poco e nei più recenti vent'anni, solo 5 avvistamenti.

Scoperta da Gray nel 1869, vive in Paesi africani difficili, tra guerre, povertà, disperazione, inquinamento, fame. Eppure le foreste ed i fiumi in cui si spera ancora abiti, sono bellissimi.

Di lei si conosce davvero poco. Il comportamento in natura non è mai stato documentato. L'ultimo esemplare in cattività è morto nel 2009 e al momento non risultano altri esemplari gestiti ex-situ in zoo o centri di recupero per specie protette.

Naviga il menu sotto se vuoi saperne di più della tartaruga d'acqua dolce del Nilo Bianco, conosciuta col nome inglese di Nubian Flapshell Turtle.

Lampada UV Tartarughe Vitamina D3
Scheda sintetica Cyclanorbis elegans
CategoriaDati
ScopritoreGray
Anno della scoperta1869
FamigliaTrionychidae
HabitatRegione africana del Sahel e Nilo Bianco
CITESAppendice II
IUCN Red ListCritically endangered
Nome ingleseNubian Flapshell Turtle

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Habitat naturale della Cyclanorbis elegans

A causa dei rari avvistamenti della Cyclanorbis elegans è difficile dire con precisione quali siano stati e quali sono attualmente gli habitat naturali dove essa vive. Si presume, ed anche si spera, che si possa trovare in aree geograficamente inaccessibili e mai esplorate o in zone dove le situazioni geopolitiche locali non consentono agli erpetologi di arrischiarsi.

La distribuzione della Cyclanorbis elegans copre una fascia molto ampia nella parte a nord dell'Africa centrale. Siamo in quella che è nota come regione del Sahel. Secondo le varie fonti tutt'ora disponibili queste le aree geografiche in cui è stata o è ancora presente.

  • Togo e Gana (fiume Volta Bianco o Nakambe).
  • Nigeria (area centrale).
  • Chad (nel sud).
  • Sud Sudan e Sudan (Nilo Bianco, fiume Sobat).
  • Repubblica Centrafricana, Benin, Camerun, Etiopia: in queste nazioni non è confermata la presenza.

Qui la mappa interattiva della Cyclanorbis elegans.

- In giallo punti di avvistamento o ritrovamento storici. Foto: 'Turtles of the World 8th edition'. -

I ritrovamenti fossili

Alcune ricerche condotte nel 1990 hanno rivelato la presenza di fossili di tartaruga Cyclanorbis elegans presso il lago Turkana in Kenya. Questa scoperta nel nord del Kenya ha fatto pensare che la specie di tartaruga d'acqua dolce africana avesse una estensione maggiore, grazie ad antiche connessioni idrologiche del lago con i fiumi delle regioni circostanti (periodo: Pleistocene).

- Foto: African Chelonian Institute (https://africanchelonian.org). -

Le ricerche in corso

Ci sono varie ricerche in corso in Sud Sudan come nell'Africa Ovest. Tutte le ricerche hanno un obiettivo principale: trovare un esemplare ancora in vita per studiarlo.

Patrick Baker è impegnato nel Sud Sudan, nello stato del Jonglei, in un ampio programma d'inventario di risorse naturali. Ma ha avuto modo di intervistare una famiglia di pescatori che conoscono questo tipo di specie di tartarughe acquatiche.

Tomas Diagne dell'African Chelonian Institute, è impegnato in sondaggi nell'Africa Ovest (Benin e Nigeria). Tomas ha addestrato volontari locali con le tecniche d'identificazione delle tartarughe in natura. I volontari sono riuniti in varie associazioni come la Nature Tropicale ONG e NIOMR.

Gli ecologisti ed erpetologi Luca Luiselli, Fabio Petrozzi, Godfrey C. Akani e Gabriel H. Segniagbeto, stanno verificando la distribuzione della specie in Togo e Nigeria grazie al supporto di alcune organizzazioni come la Mohamed bin Zayed Species Conservation Fund.

Nel 2017 è partita una ricerca nel Sudan del Sud ad opera di un team internazionale. Si spera possa dare dei risultati positivi nei prossimi anni.

Le cause dell'estinzione

Le tartarughe non usano internet e mai potrebbero farlo, eppure un link rosso le collega tutte allo stesso modo, in ogni parte del mondo: asiatiche, africane, sudamericane...

Le cause che portano le tartarughe d'acqua dolce all'estinzione sono sempre le stesse:

  • Estrazione di sabbia fluviale.
  • Costruzione di dighe.
  • Canalizzazione dei fiumi.
  • Inquinamento.
  • Consumazione da parte dell'uomo.

I luoghi dove la C. elegans vive sono al riparo dagli insediamenti industriali solo a causa delle disastrose condizioni politiche e sociali. E probabilmente la fame, spinge le persone dei villaggi sperduti tra le foreste a consumare le tartarughe come cibo. Non si salvano le uova, raccolte in modo opportunistico dai pastori di bovini delle praterie "toic" inondate dal Nilo Bianco. Ma le uova di tartaruga si mangiano anche nel sud della Nigeria.

Caratteristiche fisiche Cyclanorbis elegans

Come mostra la foto qui sotto, la Cyclanorbis elegans raggiunge dimensioni importanti. L'esemplare maschio più grande mai registrato misurava 67,6 cm e si suppone che la specie possa arrivare fino a 70 cm di lunghezza carapace.

Un esemplare nella collezione McCord pesava 20,4 Kg e la femmina più piccola 11,3 Kg.

- Foto di Maurice Rodrigues e nella foto Patrick Baker. -

La foto sopra mostra quanto siano palmati gli arti. Questa è infatti una tartaruga prevalentemente acquatica che ritroviamo nei corsi d'acqua più ampi e con acque non molto profonde.

Caratteristico il naso simile a una proboscide appena abbozzata, che in giovane età è invece sporgente.

La coda è corta, solo nei maschi adulti si estende appena oltre il carapace. Il colore del piastrone è grigio chiaro, il carapace marrone chiaro.

Cosa mangia la tartaruga africana d'acqua dolce

In cattività la Nubian Flapshell Turtle è carnivora. Mangia pesce, topi e trote tendendo agguati ai pesci vivi. La tartaruga si nasconde nel substrato sabbioso in acque poco profonde, mimetizzandosi con l'ambiente acquatico si rende invisibile agli occhi delle prede.

Concludendo

Per la rara Cyclanorbis elegans si teme l'estinzione immediata. La speranza è di trovarne almeno qualche esemplare in vita per sostenerne la riproduzione con programmi in cattività, così come in Madagascar avviene per la Erymnochelys madagascariensis.

Come sempre qui sotto la bibliografia per chi volesse approfondire la conoscenza.

Bibliografia

  • Turtles in Trouble: The World’s 25+ Most Endangered Tortoises and Freshwater Turtles—2011, pg. 24.
  • Turtles of the World. Annotated checklist and Atlas of taxonomy, synonymy, distribution and conservation status (8th edition), 3 agosto 2017. pgg. 159.
  • IUCN Red List: Cyclanorbis elegans link: https://www.iucnredlist.org/species/6004/3086539.
  • Nubian Flapshell Turtle, African Chelonian Institute link: https://africanchelonian.org/projects/nubian-flapshell-turtle-survival/.
  • Conservation Biology of Freshwater Turtles and Tortoises: Cyclanorbis elegans (Gray 1869) – Nubian Flapshell Turtle. Chelonian Research Foundation. Published 12 September 2015.

 

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